Allooooraaa…buonasseeeeeraaaaa.
Non so quando ma avevo promesso di scrivere un post per ogni nuovo follower avuto. E dopo circa 327 giorni 12 ore e 32 minuti (i secondi non li so) dall’ultima volta che ho controllato, mi sono accorto di avere 5 followerS! PORCALAMISERIA!!! Ben 5 follower siore e siori! E ho scritto solo tre post!
5 – 3 = 2
Devo scriverne altri 2. La matematica non é un opinione, dude!
Questa volta però farò il serio e scriverò un post serio (così magari la gente vede che sono una persona seria (non come la redattrice del blog magaritraduesettimanetorno.com da cui abbiamo spinoffato il qui presente)
e evita di seguirmi,
e io non sarò costretto a scrivere nuovi post (che poi chi mi costringe é solo la mia coscienza eh, sia chiaro)
) (avevo dimenticato di chiudere la parentesi).
Un po’ di tempo fa rovistavo tra vecchi libri e scartoffie a casa dei miei genitori e mi imbatto in questo:
È un albo di geografia del primo quarto del secolo scorso. É appartenuto a mio nonno che su questo albo ha studiato, sudato e imparato tante cose sul mondo di allora.
La cosa che mi ha colpito di più di questo bellissimo albo di geografia e’ stato questo:
UN CAPITOLO SULL’EMIGRAZIONE! Ma più che una digressione sull’emigrazione italiana, il capitolo si configura più come un how-to, un tutorial su come e dove emigrare. E troviamo chicche quali:
Può essere che in avvenire, se in Italia si riuscirà a trarre maggior frutto dai campi coltivati o nuove terre saranno messe a coltura, se si svilupperanno nuove industrie molto produttive, scompaia il bisogno dell'emigrazione, ma ora c'è, ed il governo deve aiutare i cittadini che emigrano...
Ehm…sono passati 100 anni ma la situazione non è poi tanto cambiata mi sembra.
...e questi devono prepararsi a uscire dalla patria con tale capacità di lavoro e tale istruzione da poter condurre all'estero una vita decorosa e fare onore al nostro paese. Quando un italiano è all'estero, egli più che essere Pietro o Giovanni, è un italiano e gli stranieri conoscendolo e giudicandolo dicono di lui: quell'italiano è un galantuomo, quell'italiano lavora male, quando non dicono generalizzando: gli Italiani sono galantuomini, gli Italiani lavorano male.
E l’emigrazione non era mica solo circoscritta al sud Italia:
Poi leggi-leggendo mi imbatto in questa pagina:
L’EMIGRAZIONE CLANDESTINA. Vediamo come la spiega il nostro albetto.
Dopo la guerra la ricchezza di molti paesi è diminuita e non avendo
più bisogno di molta manodopera hanno chiuso le frontiere. Ed ecco che gli
Italiani non possono più migrare!
Questa condizione ha dato origine, purtroppo, al sorgere dell'emigrazione clandestina, che è una nera piaga e una vergogna. Ecco in che consiste. Tristi speculatori vanno in giro pei paesi e le città cercando quelli che vorrebbero ma non possono emigrare, e promettono loro di farli emigrare di nascosto ossia clandestinamente, senza le carte occorrenti o con carte false, e chiedono in compenso un anticipo di denaro. Questi uomini senza coscienza, profittando dell'ignoranza e della credulità di tanti poveretti, si fanno cedere da essi quasi tutto quello che possiedono...
Ora non è che siamo qui a fare i moralisti del sabato sera. Era giusto per non dimenticare chi eravamo. Così magari ci pensate un po’ su prima di far partire l’invettiva razzista contro l’ennesimo barcone di persone portato in salvo sulla coste della Sicilia. Quelle persone su quei barconi siamo noi.
Prosit.